TEORIE DELLA COMUNICAZIONE
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BEHAVIORISMO - COMPORTAMENTISMO

Il Comportamentismo (o Behaviourismo o psicologia comportamentale) è un approccio alla psicologia, sviluppato da John Watson agli inizi del XX secolo, basato sulla considerazione che il comportamento esplicito è l'unica unità di analisi possibile dello psichismo umano. I costrutti teorici utilizzati fino a quel momento dagli strutturalisti (Edward Titchener) e dai funzionalisti (James R. Angell) sembravano a Watson troppo esposti al rischio di soggettivismo; l'unica possibilità, secondo lui, per giungere ad uno studio realmente scientifico del comportamento umano consisteva appunto nell'elidere a priori il costrutto teorico di mente, per focalizzare la ricerca sperimentale solo sui comportamenti manifesti. La mente viene quindi considerata una sorta di black box, una scatola nera il cui funzionamento interno è inconoscibile e, per certi aspetti, irrilevante: quello che importa veramente per i comportamentisti è giungere ad un'approfondita comprensione empirica e sperimentale delle relazioni tra certi tipi di stimoli e certi tipi di risposte comportamentali.

All'interno di questo ampio approccio, viene posta enfasi su particolari aspetti. Uno degli assunti principali è il meccanismo del condizionamento, in base al quale l'associazione ripetuta di uno stimolo, detto stimolo neutro, con una risposta che non è ad esso direttamente correlata, farà sì che, dopo un periodo di tempo, a tale stimolo segua la risposta condizionata. Ad esempio nell'esperimento di Ivan Pavlov, il primo autore che ha identificato il meccanismo, si faceva precedere alla somministrazione del cibo a dei cani un suono; con il tempo il cane apprende che, dopo il suono, gli verrà fornito il cibo; a seguito del condizionamento, il suono di per sè generava la salivazione del cane. Lo stimolo neutro, non in grado di determinare la risposta condizionata -la salivazione-, dopo tale ripetuta associazione, determina la risposta condizionata. Alcuni comportamentisti sostengono semplicemente che l'osservazione del comportamento è il modo migliore, o il più conveniente, per investigare i processi psicologici e mentali. Alcuni ritengono che sia in realtà l'unico modo per indagare tali processi, mentre altri sostengono che il comportamento stesso sia l'unico soggetto appropriato della psicologia, e che i comuni termini psicologici (credo, scopi, ecc.) non abbiano referenti e/o si riferiscano solo al comportamento. I sostenitori di questo punto di vista talvolta fanno riferimento al loro campo di studio chiamandolo analisi comportamentale, psiconomia o scienza comportamentale, piuttosto che psicologia.

Tale interesse per ciò che non è astratto e soggettivo fu nutrito per la prima volta da John Watson, il quale intendeva per "comportamento" il movimento di specifici muscoli. Il suo programma di ricerca ebbe forte impulso dal certosino lavoro di ricerca sperimentale dello psicologo statunitense Burrhus Frederic Skinner, che ne fu probabilmente il più grande esponente storico.

Altri psicologi comportamentisti, detti "neocomportamentisti" (tra cui è necessario citare almeno Edward Tolman), proposero dei correttivi (le cosiddette "variabili intervenienti del processo S-R") all'eccessiva semplicità e rigidità del paradigma comportamentista, aprendo la strada ai successivi sviluppi della psicologia cognitiva.

Fasi del Behaviourismo

Durante la sua storia il comportamentismo ha attraversato tre fasi:

1. La fase pre-paradigmatica con John Broadus Watson, per il quale dato uno stimolo S si può prevedere la risposta (S—R) e viceversa.
2. La fase paradigamtica con Robert Woodworth, il quale ammette l'esistenza di una variabilità individuale (ma non biologica) secondo questo schema: S—O—R.
3. La fase post-paradigmatica con Raymond Bernard Cattell, per il quale le variabili organismiche si trovano in S e R, ovvero sia nell'insorgenza dello stimolo sia nella risposta, secondo lo schema: So-->Ro


FONTE WIKIPEDIA.IT


A partire dagli studi comportamentisti vennero sviluppati per l'analisi dei media la teoria ipodermica (bullet theory). VEDI VOCE CORRELATA