TEORIE DELLA COMUNICAZIONE
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UMBERTO ECO
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Umberto Eco (Alessandria, 5 gennaio 1932), scrittore e filosofo di fama internazionale, è professore ordinario di Semiotica e presidente della Scuola Superiore di Studi Umanistici dell'Università di Bologna. Saggista prolifico, ha scritto numerosi saggi di semiotica, estetica medievale, linguistica e filosofia, oltre a romanzi di successo.
Biografia
Laureatosi in filosofia nel 1954 all'Università di Torino con Luigi Pareyson con una tesi sull'estetica di Tommaso d'Aquino, in un primo tempo si interessa alla scolastica medievale. Successivamente si dedica allo studio della cultura popolare contemporanea.
Dal 1959 è consulente editoriale della casa editrice Bompiani.
Lavora quindi per la RAI occupandosi dei programmi culturali della rete, esperienza lavorativa da cui trae spunto per molti saggi, tra cui il celebre Fenomenologia di Mike Bongiorno.
Negli anni Sessanta inizia anche la sua carriera universitaria, che negli anni gli farà ottenere cattedre in diverse città italiane (Milano, Firenze e, infine, Bologna).
Ha poi fatto parte del Gruppo 63, movimento d'avanguardia italiano, che aveva come intento una riformulazione dei criteri espressivi del romanzo, sino a diventarne il teorico sistematizzatore con il saggio Opera aperta. Nel 1968 si candidò per il PSIUP alle elezioni politiche.
Nel 1980 esordisce nella narrativa. Il suo primo romanzo, Il nome della rosa, riscontra immediatamente un grande successo, tanto da divenire un best-seller internazionale e essere quindi tradotto in trentadue lingue.
Nel 1988 pubblica il suo secondo romanzo, Il pendolo di Foucault. Guidato da Eco, il pubblico parte alla scoperta dei simboli enigmatici e profetici, a ritroso, partendo dalla denuncia dell'esoterismo che è il proposito dell'autore. Il lettore resta comunque sempre libero nelle sue interpretazioni, teoria che Eco continua a sviluppare nelle opere teoriche sulla ricezione (cfr. I limiti dell'interpretazione). Il volume mette anche alla berlina l'interpretazione ad oltranza dei fatti veri o leggendari della storia.
Molte sono le sue conferenze sulle teorie della narrazione in letteratura: Six Walks in the Fictional Woods (1994) sulla traduzione, Experiences in translation (2000), Sulla letteratura (2002). Durante tutta la sua carriera collabora anche con numerose testate giornalistiche quali La Stampa, La Repubblica, Il Corriere della Sera, II Giorno, Il Manifesto, e a periodici come L'Espresso, Quindici e Il Verri.